Spigolature intorno al lavoro su di sé

 

“Il mondo è tutto quello che è racchiuso qui dentro”, disse e battè al suolo col piede”. La vita, la Morte, la gente, gli alleati e tutte le altre cose che ci circondano. Il mondo è incomprensibile. Non lo capiremo mai. Perciò dobbiamo trattarlo per quello che è: un puro mistero”. Ti ho sentito dire molte volte che sei preparato a morire. Non considero che tale sentimento sia necessario. Penso che sia inutile lasciarsi andare. Un guerriero deve essere preparato solo alla lotta… Lo spirito del guerriero non conosce né il lasciarsi andare, né il lagnarsi, né conosce il vincere o il perdere. Lo spirito del guerriero conosce solo il lottare e ogni lotta è l’ultima battaglia del guerriero sulla terra. Quindi il risultato conta per lui molto poco. Nella sua battaglia sulla terra, il guerriero lascia che il suo spirito scorra libero e limpido. E mentre combatte la sua battaglia, sapendo che la sua volontà è impeccabile, il guerriero ride,ride.

C. Castaneda   
tratto da: La realtà separata
                          

Gli antichi dicevano che conoscere se stessi significa conoscere e diventere il Dio che abita dentro di noi. Nella società odierna la necessità di conoscere se stessi è riconosciuta solo per qualcuno, cioè per i cosidetti malati di mente.
Significa andare dallo psicanalista  a farsi aiutare a comprendere i propri comportamenti,le proprie azioni e i propri sogni. Difficile per la gente sana conoscersi, forse proprio impossibile; quante volte ci è capitato di sentire dire “Io mi conosco bene, ho coscienza di me, la mia coscienza mi dice cosa fare. Io sono a posto con la mia coscienza, ecc ecc
L’ostacolo maggiore per una autoconoscenza è quello di pensare di essere già coscienti, scambiando per coscienza alcune conoscenze mentali apprese tramite il condizionamento esterno, con le quali ci si identifica.
La mente inganna: di notte l’uomo dorme e sa di non avere coscienza, di giorno crede di essere sveglio e cosciente e si inganna perché è sotto l’influsso di un sonno ipnotico che scambia per coscienza lucida.
L’uomo che è parte del corpo organico della terra è una macchina biologica che riceve, trasforma e trasmette energia. Anche l’universo è un organismo vivente dinamico e non statico, la cui creazione è continua così come la sua crescita e la sua trasformazione. Il tutto è uno. Vi è unità tra tutto ciò che esiste e l’universo è stato creato secondo le leggi che sono le stesse sia per l’uomo che per la natura.
Il processo avviene in maniera puramente meccanica e automatica.
L’uomo è quindi prigioniero della vita organica e della terra. Non può nella sua meccanicità accendersi da solo e mettersi in moto da solo
Come la natura, egli non conosce un’evoluzione cosciente ma solo uno sviluppo meccanico; nasce , si nutre e muore; la sua vita dipende da influenze esterne, il suo stato dipende da un condizionamento esteriore. Egli è una sorta di burattino i cui fili sono tirati da forze cieche.
L’uomo però ha la possibilità di cessare di essere una macchina, si tratta di un’unica occasione, sta a lui  coglierla.
L’unica evoluzione possibile è quella cosciente, ma l’uomo non sa cosa sia la coscienza, perché non la possiede e tuttavia crede di possederla
L’uomo ha la possibilità di svegliarsi e di vedere la meccanicità del proprio vivere.
Se alla domanda “chi sono io “ noi riuscissimo a rispondere “io sono” senza aggiungere aggettivi e qualifiche varie, sapremmo già in che direzione procedere nel cammino della conoscenza.

LP