Il ternario

Accademia di Rovereto – 1986

 

L’Uno, l’Energia Pura, nel momento stesso dell’uscita dal non manifesto, diventa Binario, trova in se stesso il suo opposto, il limite che gli permetterà di esprimere e manifestare la propria potenza e le proprie potenzialità: due polarità, indispensabili per creare.
L’Uno deve contener in sé il Binario, cioè il germe divino o potenza maschia attiva e la materia primordiale fecondabile, femminile.
Ma affinché dai due opposti si possa ottenere la “creazione” deve insorgere un terzo termine, senza il quale vi sarebbe solo una coppia statica di forze opposte.
Il terzo termine del ternario è la forza di combinazione, il vertice del triangolo, la cui base simboleggia gli opposti, il VAU (legame) del Tetragramma Sacro, è l’EROS, l’Amore che origina il movimento (l’amor che move il Sole e l’altre stelle).
Senza questo termine, che è l’Amore scaturente dall’incontro tra attivo e resistenza/passivo, non potrà mai esserci alcuna creazione.
Il “raggio creatore” quindi conterrà la potenza del padre/germe, la sostanza e la vita: una forza attiva, una resistenza passiva e la forza di interazione/fusione-vita.
Il numero 3 rappresenta l’insieme delle tre forza, il triangolo, la forza stessa della creazione.
Tutto ciò che è consiste in un’unità sintetica dei tre elementi essenziali – materia, energia e vita - ; la sua manifestazione obbedisce ad una legge che crea e produce le forme; così la triade si sintetizza completamente in un quaternario/espressione, cioè in un complesso unitario, che troviamo ovunque.
3 è l’esistente, 4 la manifestazione dell’esistente.
La luce illumina; chi riceve l’azione della luce è l’ “ombra”, cioè la negazione della luce. Il risultato di questo contrasto è la visione, cioè l’apparire degli oggetti nella lotta tra attivo e passivo, tra luce ed ombra.
In questo esempio la visione è 3, ed essendo 3 è anche 1, perché contiene i tre termini della prima trinità o prima sintesi trinitaria: l’attivo, l’utero ed il risultato.
Osiride agisce su Iside e nasce Horus.
Il ternario è rappresentato dalle prime tre lettere del Tetragramma Sacro: Iod, Vau, He.
Iod rappresenta il primo impulso di volontà creatrice, il seme contenente il germe di vita: la sua azione è attiva e maschile.
He rappresenta il mezzo da “fecondare”; è passiva e priva di forma, è inanimata finchè non riceve il principio di vita, rappresentato da Iod. E’ essa che fornisce a Iod gli elementi necessari alla manifestazione del germe/volontà/verbum: è il passivo chè è resistenza creativa, ma anche nutrimento.
Vau è l’immagine del nodo che riunisce; la penetrazione, l’Amore.
L’acido e la base, sostanze opposte, reagiscono compenetrandosi l’un l’altra, scambiandosi materia e liberando energia, per formare una nuova unità, costituita dai due termini e dal legame-nodo-penetrazione. Il risultato è un sale.
L’uomo e la donna creano nel momento in cui le loro due polarità si incontrano mediante la forza dell’Amore, che è penetrazione, energia, legame, nodo. Il risultato è il figlio.
I due serpenti del caduceo ermetico, opposti ed in lotta, devono riunirsi in Amore, per formare la Verga di Ermete, creatrice.
Scrive il Kremmerz: “ Quella che voi chiamate ed intuite come lotta nella massa movimentata della materia cosmica, io ve l’ho definito come non vivere in pace, e questo, se ricordate le mie digressioni in precedenti conversazioni, vuol dire Amore, con la A maiuscola. Tutte le forme di fusioni, di combinazioni, di associazione, di penetrazioni fisiche e chimiche, molecolari o atomiche, non sono condizioni di pace, ma non sono lotta.”
Il terzo elemento di una triade originaria è il rapporto astratto tra due elementi noti. Il terzo appartiene tanto al primo che al secondo.
Il terzo è un rapporto di “Qualità”, che funge da intermediario, come 3 fra 2 ed 1; ma a questo punto la ragione non segue già più, perché la Qualità è astratta!
Però la Qualità diventa conoscibile attraverso il fenomeno che determina; questo fenomeno, terzo elemento apparente, è in realtà il quarto, ossia il primo di una nuova serie.
Il maschio e la femmina possono convivere nello stesso territorio, senza che si stabilisca una relazione; ma quando il periodo della fregola risveglia il “terzo”, la loro dualità si afferma attraverso un mutuo richiamo; e il terzo termine è: Amore, attrazione, MER in Egizio.
Questo rapporto, che mette in azione le funzioni sessuali, è essenzialmente qualitativo, come la causa naturale, che lo suscita; e sebbene padre e madre siano i procreatori del prodotto, tuttavia la causa reale è MER, la potenza d’Amore.
MER: Potenza Universale destinata a suscitare in natura la Forza, che agisce sulla linfa e sul sesso. Infatti è il rapporto astratto tra i due termini concreti, che rappresenta e costituisce il vero valore.
Esso è propriamente il terzo termine, è la Qualità/Movente, che provoca il rapporto tra i primi due termini del Binario. Ed il fenomeno – o prodotto – risultante appare come il terzo termine, mentre invece è il quarto e rappresenta il primo termine di una nuova trinità.