Le difficoltà della via

Jean d'Espagnet, nel suo trattatello Opera Arcana della Filosofia Ermetica, scrive: "Coloro i quali occupano pubblici onori e cariche, o anche badano continuamente a occupazioni private e necessarie, non si affannino verso l'altissima vetta di questa filosofia: essa infatti desidera l'uomo completamente per sé e, tovatolo, se ne impossessa; impossessatasene lo tiene lontano da ogni seria e lunga occupazione, reputando estranee tutte le altre cose e considerandole un nulla. Lo studioso di questa dottrina liberi l'animo da tutte le prave tendenze, massimamente dalla superbia, che è abominio del Cielo e porta dell'inferno, preghi frequentemente; eserciti opere di carità; poco badi alle cose del Mondo; fugga le riunioni degli uomini; sia costantemente tranquillo, affinché la Mente nella solitudine possa più liberamente pensare ed elevarsi più in alto: se, infatti, non è accesa da un raggio di divina luce non penetrerà gli arcani della verità."