Aforismi 4

«Non conosci l’amore che unisce due anime senza desideri, senza eccezioni, senza particolarismi, senza interesse e che nello stesso tempo vivono dello stesso desiderio, dello stesso particolarismo, dello stesso interesse, in una comunione di bene profondo, dove nessuna ombra è possibile. Questo amore si chiama Beatrice, perché e Luce, Lavacro, Beatitudine. Non è un’arte e non è una scienza. E’ uno spirito che annuncia l’Ermete, come l’aurora il Sole. Bisogna invocarlo. Se viene non allontanarlo, perché non tornerebbe più. Se viene accoglilo. Chi tu amerai sarà preso dallo stesso amore e se più perfetto ti darà ciò che chiederai al suo spirito». (Kremmerz)


«Non vi è che una sola operazione, al di fuori della quale non ve n’è altra che sia vera. Vi è una sola natura e un’arte sola. L’artista non fa che separare il sottile dallo spesso e metterlo nel congruo recipiente». (Sendivogius)


«Avendo, dunque, conosciuta questa vera materia ho capito che essa doveva essere purificata da se stessa. (...) Quindi una materia, un forno, una digestione.» (Trevisano)


«La legge che governa la vita di un essere umano è UNA; UNA è la legge che regola l’esistenza dei vegetali, dei minerali, dei metalli; i mondi che compongono l’Universo sono mossi da UNA legge: chi la chiama Allah, chi Geova, chi Dio, chi Intelligenza».


«Infelice chi cerca la felicità fuori di sé; oltremodo felice chi riesce a trovarla dentro di sé».

«La preghiera, ermeticamente, è un atto di concreta fluidificazione della volontà. Formulare l’idea e desiderarne la realizzazione, è preghiera. L’immaginazione delle cose ben definita, pittorica, minuta, cesellata nei più fini e definiti particolari è volontà in atto, è creazione. Concepire, immaginare, ritrarre bene l’idea, poi sentirsi nello stato di verità, d’accordo e in coscienza con la cosa pensata, è atto di volontà, sia che la parola esprima il pensiero volitivo, sia che non lo esprima. La volontà è perfetta quando nella coscienza l’idea plasmata è l’idea vissuta. Pace fra idea immaginata e coscienza, volontà in azione, amore che interviene e feconda». (Kremmerz)


«Egli è che noi, i quali ci sforziamo di elevarci a un punto così sublime, dobbiamo studiare, prima di tutto, di lasciare dietro gli effetti carnali, la fragilità dei sensi, le passioni proprie della materia. In secondo luogo imparare con quali mezzi sia possibile salire nelle regioni dell’intelletto puro, unirsi con le potenze superiori, senza delle quali non guadagneremo mai la conoscenza delle cose segrete, né la magia che scopre le vere meraviglie». (Tritemio)


«Non vi è nulla nell’Essere che non si ritrovi nell’uomo. Per conseguenza chi ha la conoscenza di sé conoscerà tutte le cose in se stesso. Geber insegna che nessuno può arrivare a eccellere nell’arte alchemica se prima non ne ha conosciuti i principi in se stesso; e più avrà la conoscenza di se stesso più acquisterà potere attrattivo e compirà cose grandi e meravigliose». (Agrippa)