I sette Principi Ermetici

Tratto dalla prima edizione di The Kybalion, pubblicato nel 1908 dalla Yogi Publication Society, presentiamo, nella traduzione di un nostro redattore, il secondo capitolo che introduce con brevi spiegazioni i sette principi dell'ermetismo, approfonditi poi nei successivi capitoli del libro.

 

I Principi della Verità sono sette; colui che li conosce, comprendendoli, possiede la Chiave Magica al cui tocco si spalancano tutte le Porte del Tempio.

I sette principi ermetici, su cui è basata tutta la filosofia ermetica, sono i seguenti:

1  Il Principio del Mentalismo
2  Il Principio della Corrispondenza
3  Il Principio della Vibrazione
4  Il Principio della Polarità
5  Il Principio del Ritmo
6  Il Principio di Causa ed Effetto
7  Il Principio del Genere

Questi sette principi saranno discussi e spiegati nel corso di queste lezioni. Comunque, a questo punto se ne può dare una breve illustrazione.

1. Il Principio del Mentalismo

Tutto è mente - L’Universo è mentale

Questo Principio esprime la verità che Tutto è Mente. Esso spiega che il TUTTO (ovvero la realtà sostanziale che permea tutte le manifestazioni e apparenze esterne, che conosciamo con i termini di Universo Materiale, Fenomeno vitale , Materia, Energia; e, in breve, tutto ciò che appare ai nostri sensi materiali) è SPIRITO, che in sé è inconoscibile e indefinibile, ma può essere considerato e ritenuto MENTE UNIVERSALE, VIVENTE e INFINITA. Esso spiega anche che tutto il mondo fenomenico o universo è semplicemente una Creazione Mentale del TUTTO, soggetto alle leggi delle cose create, e che l'universo, nel suo insieme e nelle sue parti o unità, ha la sua esistenza nella Mente del TUTTO, nella quale Mente noi viviamo, ci muoviamo e manifestiamo il nostro essere.
Stabilendo la Natura Mentale dell'Universo, questo Principio spiega tutti i fenomeni mentali e psichici che interessano tanto l'attenzione pubblica e che, privati di tale spiegazione, non sono comprensibili e sfuggono a una trattazione scientifica.
La comprensione di questo grande Principio Ermetico del Mentalismo consente all'essere di afferrare prontamente  le leggi dell’Universo mentale e di utilizzarle per il proprio benessere e per la propria evoluzione. Lo studioso di ermetismo viene messo in grado di applicare con intelligenza le grandi Leggi Mentali, invece di usarle in modo casuale. Una volta in possesso di questa Chiave, lo studioso può aprire le molte porte del tempio della conoscenza mentale e psichica e penetrare in esso in libertà e con intelligenza. Questo Principio spiega la vera natura dell’energia, della forza, e della materia e perché e come tutte queste sono subordinate al Dominio della Mente. Uno degli antichi Maestri di Ermetismo scrisse, molti secoli or sono: "chi comprende la verità della Natura Mentale dell’Universo è molto avanti sul sentiero della profonda conoscenza".
E queste parole sono vere oggi come all'epoca in cui furono scritte per la prima volta. Senza questa Chiave non è possibile ottenere la vera conoscenza e lo studioso bussa in vano alle molte porte del Tempio.

2. Il Principio della Corrispondenza

Come sopra, così sotto; come sotto, così sopra

Questo Principio esprime la verità che esiste sempre una corrispondenza tra le leggi e i fenomeni dei vari piani dell'Essere e della Vita. L'antico assioma ermetico suonava così: Come sopra, così sotto; come sotto, così sopra e la comprensione di questo Principio svela il mezzo per risolvere e penetrare molti oscuri paradossi e occulti segreti della Natura.
Esistono piani al di sopra della nostra conoscenza, ma applicando loro il Principio della Corrispondenza siamo in grado di comprendere molti aspetti che altrimenti ci sarebbero preclusi. Questo Principio ha applicazione e manifestazione universali, sui vari piani dell'universo materiale, mentale e spirituale: esso costituisce una Legge Universale. Gli antichi ermetisti consideravano questo Principio uno dei più importanti strumenti mentali mediante i quali l'uomo era in grado di aggirare gli ostacoli che gli impedivano di penetrare l'Ignoto. Il suo uso squarciava anche in parte il velo di Iside, in modo da consentire una parziale visione del volto della dea.
Proprio come la conoscenza dei principi di geometria consente all'uomo di misurare remoti soli e i loro movimenti mentre si trova nel suo osservatorio, così la conoscenza del Principio della Corrispondenza consente all'uomo di ragionare con intelligenza passando dal noto all'ignoto. Studiando la monade, l'ermetista comprende l'arcangelo.

3. Il Principio della Vibrazione

Niente è in quiete; tutto si muove, tutto vibra

Questo Principio esprime la verità che tutto è in moto; tutto vibra; niente è in quiete; fatti che la scienza moderna sottoscrive e che ciascuna nuova scoperta scientifica tende ad avvalorare. Eppure questo Principio dell'ermetismo fu enunciato migliaia di anni or sono, dai maestri dell’antico Egitto. Il Principio spiega che le differenze tra le diverse manifestazioni di Materia, Energia e Mente, e anche dello spirito, derivano ampiamente da differenti intensità di vibrazione.
Dal TUTTO, che è puro spirito, giù giù fino alla forma più grezza di Materia, tutto è in vibrazione: quanto più alto è il grado di vibrazione, tanto più alta è la posizione sulla scala. La vibrazione dello Spirito è a tale infinito grado di intensità e rapidità da apparire praticamente in quiete, proprio come una ruota in rapida rotazione sembra essere immobile.
All’altro estremo della scala, vi sono grezze forme di materia le cui vibrazioni sono talmente lente da sembrare in quiete. Tra questi due poli vi sono milioni e milioni di differenti gradi di vibrazione.
Dalla particella, l'elettrone, l'atomo e la molecola ai mondi e agli universi, tutto è in moto vibratorio. Lo stesso dicasi per l’energia e la forza (che sono soltanto gradi diversi di vibrazione); e per i piani mentali (i cui stati dipendono dalle vibrazioni); e anche per i piani spirituali.
La comprensione di questo Principio, con le formule appropriate, consente agli ermetisti di controllare le vibrazioni mentali proprie e quelle di altri. Gli Iniziati applicano anche questo Principio per padroneggiare fenomeni naturali in vari modi.
"Chi comprende il Principio della Vibrazione, ha conquistato lo scettro del potere", dice uno degli antichi scrittori.

4. Il Principio della Polarità

Tutto è duale; tutto ha due poli; ogni cosa possiede la sua coppia di opposti; simile e dissimile sono uguali, gli opposti sono identici per natura, ma differenti per grado; gli estremi si toccano; tutte le verità sono solo mezze verità; tutti i paradossi possono essere conciliati.

Questo Principio esprime la verità che tutto è duale; ogni cosa ha due poli; ogni cosa ha la propria coppia di opposti, tutti antichi assiomi ermetici. Esso spiega gli antichi paradossi che hanno confuso tante persone e che sono stati espressi come segue: "tesi e antitesi sono identiche in natura, ma differenti in grado"; "gli opposti sono uguali e differiscono solo in grado"; "le coppie di opposti si possono riconciliare"; "gli estremi si toccano"; "tutto è e non è allo stesso tempo"; "tutte le verità sono solo mezze verità"; "ogni verità è per metà falsa"; "in ogni cosa sono presenti due aspetti", ecc. Esso spiega che in ogni cosa esistono due poli o aspetti opposti e che gli "opposti" sono, in effetti, solo i due estremi della stessa cosa, tra i quali esistono molte differenti gradazioni. Per illustrare questo concetto: Freddo e Caldo, sebbene "opposti", sono in realtà la stessa cosa e le differenze sono rappresentate semplicemente da gradi della stessa cosa. Guardate il vostro termometro e vedete se potete scoprire dove termina il "caldo" e inizia il "freddo". Non esiste "caldo assoluto" né "freddo assoluto": i due termini "caldo" e "freddo" indicano semplicemente differenti gradi della stessa cosa, e quella "stessa cosa" che si manifesta come "caldo" e "freddo" è soltanto una forma, una varietà, un differente grado di Vibrazione. Quindi, "caldo" e "freddo" sono semplicemente i "due poli" di ciò che noi chiamiamo "Calore" e i fenomeni connessi sono manifestazioni del Principio della Polarità. Lo stesso Principio si manifesta nel caso della luce e delle tenebre, che sono la stessa cosa, con la differenza di una diversità di grado tra i due poli dei fenomeni. Dove finiscono le tenebre e inizia la luce? Qual è la differenza tra "grande" e "piccolo"? Tra "duro" e "tenero"? Tra "nero" e "bianco"? Tra "acuto" e "ottuso"? Tra "rumore" e "quiete"? Tra "alto" e "basso"? Tra "positivo" e "negativo"? Il Principio della Polarità spiega questi paradossi e nessun altro Principio può sostituirsi ad esso.
Lo stesso Principio funziona sul piano mentale. Prendiamo un esempio radicale ed estremo: quello di "Amore e Odio", due stati mentali in apparenza completamente diversi. Eppure ci sono gradi di odio e gradi di amore e un punto intermedio nel quale usiamo i termini "piacere" e "non piacere", i quali passano così gradualmente dall'uno all'altro che a volte non riusciamo a capire se una cosa "ci piace", "non ci piace" o "ci è indifferente". Se riflettete un attimo, vi renderete conto che tutti sono soltanto gradi della stessa cosa. E ciò che più conta (ed è considerato della massima importanza dagli ermetisti) è che si può cambiare la vibrazione di odio in vibrazione di amore, nella propria mente e in quella di altri. Molti di coloro che leggono questo passo hanno avuto esperienze dell'involontario e rapido passaggio dall'amore all'odio e viceversa, personalmente o nella vita di altre persone. E si saranno, quindi, resi conto della possibilità di questa trasmutazione mediante l'uso della Volontà e delle formule ermetiche. "Bene e male" non sono altro che i poli della medesima cosa e l'ermetista conosce l'arte di mutare il male in bene mediante l'applicazione del Principio della Polarità.
In breve, l’arte della polarizzazione diventa una fase dell’alchimia mentale, conosciuta e praticata dai maestri ermetici antichi e attuali. La comprensione di questo principio metterà chiunque in grado di cambiare la propria polarità, come pure quella di altre persone, se dedicherà il tempo e lo studio necessari a padroneggiare l'arte..

5. Il Principio del Ritmo

Tutto fluisce e defluisce; ogni cosa ha le sue proprie fasi; tutto cresce e decresce; l'oscillazione del pendolo si manifesta in ogni cosa; l’oscillazione verso destra è uguale a quella verso sinistra; il ritmo si compensa.

Questo Principio esprime la verità che in ogni cosa si manifesta un moto misurato avanti e indietro; un flusso e un deflusso; un'oscillazione indietro e avanti; un movimento pendolare; un flusso simile a marea che cresce e decresce; un'alta e una bassa marea tra i due poli esistenti in base a quanto spiegato poco fa dal Principio della Polarità. Esiste sempre un'azione e una reazione; un avanzamento e un arretramento; un innalzamento e un abbassamento. Esiste nelle questioni dell'Universo, di soli, di mondi, degli uomini, degli animali, della mente, dell'energia e della materia. Questa legge è evidente nella creazione e distruzione di mondi; nella nascita e caduta delle nazioni; nella vita di tutte le cose; e infine negli stati mentali dell'uomo (ed e proprio in relazione a questi ultimi che gli ermetisti ritengono di somma importanza la comprensione di questo Principio). Gli studiosi di ermetismo hanno compreso questo Principio, osservandone le applicazioni universali, e hanno anche scoperto i modi per contrastarne gli effetti in se stessi mediante l'uso di appropriati metodi e formule. Essi applicano la legge mentale della neutralizzazione. Essi non possono annullare il principio o fare in modo che cessi di funzionare, ma hanno appreso come neutralizzare in parte, a seconda della padronanza del Principio, i suoi effetti su di loro. Essi hanno appreso come usarlo, invece di subirlo. In questo e in metodi simili consiste l'arte degli ermetisti. Il maestro di ermetismo si polarizza nel punto in cui desidera essere e quindi neutralizza il movimento ritmico del pendolo che tenderebbe a trascinarlo verso l'altro polo. Tutte le persone che hanno realizzato un certo grado di autocontrollo si comportano, fino a un certo punto, in ugual maniera più o meno inconsciamente, ma il maestro lo fa consciamente utilizzando la propria volontà e raggiunge un grado di padronanza di sé e stabilità mentale quasi incredibili per le masse che oscillano avanti e indietro come un pendolo. Questo Principio e quello della Polarità sono stati attentamente studiati dagli ermetisti e i metodi per contrastarli, neutralizzarli e usarli costituiscono una parte importante dell’alchimia mentale ermetica.

6. Il Principio di Causa ed Effetto

Ogni causa ha il suo effetto; ogni effetto ha la sua causa; tutto avviene in base alla legge; il Caso è soltanto un nome dato a una legge sconosciuta; esistono diversi piani di causalità, ma niente sfugge alla legge.

Questo Principio esprime il fatto che esiste una causa per ogni effetto e un effetto derivante da ogni causa. Esso spiega che: "tutto avviene in base alla legge"; che niente mai "semplicemente capita"; che il caso non esiste; che mentre esistono vari piani di causalità e i più alti dominano quelli inferiori, tuttavia niente sfugge completamente alla legge. Gli ermetisti comprendono l'arte e il metodo per salire, fino a un certo punto, al di sopra del piano ordinario di causa ed effetto e innalzandosi mentalmente su un piano più alto essi diventano causa invece di essere effetto. Le masse sono trascinate dal condizionamento dell’ambiente, dalla volontà e dai desideri di altre persone più forti di loro; dall'ereditarietà; dalla suggestione e altre cause esterne che le fanno muovere come pedine sulla scacchiera della vita. Ma i maestri, elevandosi al piano superiore, dominano i loro umori, il loro carattere, le loro qualità e le forze, come pure l'ambiente circostante, e diventano giocatori anziché pedine. Essi contribuiscono al GIOCO DELLA VITA invece di subirlo ed essere trascinati dal volere di altri e dall'ambiente. Essi USANO il principio invece di esserne strumenti. I maestri obbediscono ai piani di causalità superiori, ma riescono a governare il loro piano. In questa frase è condensata una perla della conoscenza ermetica: la interpreti chi può.

7. Il Principio del Genere

Il genere è presente in ogni cosa; ogni cosa ha il suo principio maschile e femminile; il genere si manifesta su tutti i piani.

Questo Principio esprime la verità che in ogni cosa si manifesta il genere: il principio maschile e quello femminile operano ovunque. Questo è vero non soltanto per il piano fisico, ma anche per i piani mentale e spirituale. Sul piano fisico, il principio si manifesta come SESSO, nei superiori esso assume connotazioni superiori, ma il principio resta sempre lo stesso. Non è possibile alcuna creazione fisica, mentale o spirituale in assenza di questo principio. La comprensione delle sue leggi illumina molti argomenti che hanno confuso la mente dell’umanità. Il Principio del Genere opera sempre nella direzione della generazione, rigenerazione e creazione. Ogni cosa e persona contiene in sé i due elementi o princìpi. Ogni elemento maschile contiene anche l'elemento femminile; ogni elemento femminile contiene anche il principio maschile. Se desiderate comprendere la filosofia della creazione mentale e spirituale, della generazione e rigenerazione, dovete comprendere e studiare questo principio ermetico. Esso offre la soluzione di molti misteri della Vita.
Vi mettiamo in guardia sul fatto che questo principio non ha niente a che fare con le molte basse, dannose e degradanti teorie e pratiche, che vengono diffuse sotto nomi fantasiosi e che rappresentano una prostituzione del grande principio naturale del Genere. Queste basse reviviscenze delle antiche e turpi forme di  fallicismo tendono a rovinare mente, corpo e anima e la filosofia ermetica ha sempre messo in guardia contro questi insegnamenti degradati che tendono alla lussuria, alla licenziosità e alla perversione dei principi della Natura.
Se questi sono gli insegnamenti che cercate, dovrete cercarli altrove: l'Ermetismo non può darvi niente di tal genere. Per chi è puro, ogni cosa è pura; per chi è ignobile, ogni cosa è ignobile.