Una "Scienza dell'uomo" per i tempi attuali

“Nell’arca più riposta del Tempio, va custodito il segreto sacerdotale dell’uomo – scienza arcana – che, in linguaggio sacerdotale antico, fu chiamata la SCIENZA DELL’UOMO, mentre per le plebi intellettuali la scienza si convertiva e si alterava in mistica o religione o apologia, onde le menti rozze non avessero altro innanzi agli occhi dell’anima, che i modelli di miglioramento per imitazione, sotto ogni aspetto etico.”
“Io intuisco la conquista della VERITA’ come di sopra a tutte le sette, a tutte le chiese e a tutti gli ordini, e che un ordine o una chiesa potrà nascere veramente vitale, e superiore a tutte le esistenti, quando i fedeli suoi siano sicuri di agire risolvendo nella pratica il grande arcano, di unire la FEDE alla SCIENZA e di spiegare la FEDE con la SCIENZA e di far che operi la SCIENZA a mezzo della FEDE.”
 “La Scuola Nuovissima darà carattere al pensiero dell'interpretazione Pitagorica italica nel magismo e di là e di sopra al magismo, sormontando la particolarità dei rituali alla im­mortalità luminosa dello spirito intelligente della materia, dal simbolo della sfinge umana o umanizzata, al raggiungimento divino di un atomo materia e pensiero.”

J. M. KREMM ERZ

Si sente spesso dire che questa epoca di inizio millennio è un’epoca priva di valori e che le persone, soprattutto le più giovani, non hanno più alcun riferimento secondo il quale orientare la propria vita.
Questo è in gran parte vero.
Le religioni, soprattutto in occidente, hanno perso il loro ruolo di guida evolutiva assumendo ruoli di potere anche economico, mentre in oriente sono diventate dei pretesti per violenze tra i popoli; la politica ha perso il ruolo di servizio e di ordinamento degli stati, diventando sempre più una casta chiusa con privilegi economici e personali; l’istruzione è diventata un accumulo di dati da immagazzinare e, grazie anche alle nuove tecnologie multimediali, la formazione è diventata sempre più informazione, permettendo di acquisire una grande quantità di dati e, tuttavia, approfondendoli molto poco.

Che ci si sia liberati da vecchi valori cristallizzati è sicuramente un fatto positivo, ma allo stesso tempo rende necessario porre valori nuovi, questa volta non imposti, bensì scoperti in piena libertà dall’uomo; valori che l’essere deve ritrovare in se stesso, nella propria interiorità libera da condizionamenti esterni.
Ma per ritrovare i profondi ideali racchiusi nella propria interiorità è necessario che l’uomo consideri se stesso e l’universo in cui vive in un modo diverso da quello delineato da un rigido meccanicismo, da uno sterile materialismo oppure da visioni mistiche, basate su una fede priva di verifica.
Una ricerca approfondita in tal senso, compiuta in quest’epoca storica, porta a delle interessanti considerazioni: in primo luogo, lo studio delle antiche tradizioni e degli antichi miti, grazie a una sempre maggiore conoscenza delle lingue antiche e ad una sempre più approfondita ed accurata ricerca archeologica, permette di comprendere che alla base del mito non ci sono solo visioni fantastiche e religiose o credenze di uomini arretrati, ma che le diverse espressioni della Tradizione non sono altro che un linguaggio simbolico, ideato e tramandato per trasmettere ben precise conoscenze, che consentono di ‘intuire’ il meccanismo dell’universo, il ruolo dell’uomo in esso e le potenzialità evolutive.
Si scopre così che il punto di vista antico è scientifico, integrale, ed indica le basi e lo sviluppo di una “scienza dell’uomo” unica in tutte le epoche e in tutti i luoghi.
D’altro canto, e questo è un aspetto ancor più interessante, la scienza attuale, con le sue scoperte più recenti nei campi della fisica teorica e sperimentale, ci offre una visione dell’universo e dell’uomo profondamente diversa da quella visione meccanicista e determinista che caratterizzava il pensiero scientifico agli inizi del secolo scorso. Questa nuova visione si scopre essere sempre più simile a quella delineata dai miti antichi.
Questi aspetti della conoscenza umana, che si sono venuti sviluppando in questo inizio di millennio, consentono oggi anche di rivedere la Tradizione Antica con un’ottica attuale, scientifica, integrale, priva di misticismi e visioni settarie.
Si viene così a delineare, o meglio si viene nuovamente a delineare con un linguaggio nuovo, la sempre esistita Scienza dell’Uomo, la Prisca Theologia: scienza e “disciplina operativa” al tempo stesso, valida per l’uomo attuale e non un semplice residuo di antiche visioni distorte createsi nei secoli passati; tale visione della cosiddetta realtà risulta ancora più utile in un momento in cui l’uomo si è liberato dai vecchi valori imposti e obsoleti, confrontandosi con la necessità di creare un nuovo sistema cognitivo da porre alla base di una Scienza dell’Uomo, una Scienza Integrale, antichissima ma anche attualissima, proprietà dell’Uomo, senza distinzione di razza e di religione, oltre le vecchie e cancrenose carcasse dei templi, per la scoperta luminosa di un “atomo-materia-pensiero”.
Quindi, sebbene l’era moderna sia caratterizzata da un progresso tecnologico senza eguali nella storia, la visione comune della realtà è senza dubbio riduttiva, perché non si occupa di tutta quella componente umana fatta di pensiero e coscienza, che nella nostra vita quotidiana è invece preponderante rispetto alle mere funzioni fisiche.
Lo studio del mondo inteso solamente come fenomeno materiale ha impegnato talmente a lungo la speculazione moderna, che ogni altro aspetto della vita ha finito per essere negato.
L’uomo però, fin da bambino, tende a ricercare risposte sulla propria origine e sul significato della propria vita, e a queste domande lo studio della materia non può fornire chiarimenti.
La mancanza di risposte in tal senso porta purtroppo, nel tempo, all’atrofia degli stimoli creativi, della passione, degli ideali e delle domande più profonde che l’essere umano, in realtà, insegue da sempre, generando una visione a breve termine della vita, legata soltanto al soddisfacimento dei bisogni primari e dei piaceri più immediati.

La Scienza dell’Uomo, che sempre nei secoli si è trasmessa come un fil rouge, rimanendo nel suo nucleo sempre immutabile e al contempo assumendo vesti differenti per potersi esprimere attraverso le epoche e le società, fa riscoprire e riconsegna all’uomo stesso le sue potenzialità evolutive. La Prisca Theologia, oggi, per esprimersi necessita semplicemente di un nuovo linguaggio, onde liberarsi da fraintendimenti settari o misticheggianti, riportando gli antichi miti a quanto la scienza attuale di avanguardia, faticosamente ed incertamente, oggi viene a riscoprire.
In questa Scienza dell’Uomo, non più relegata a tempi passati e non più deformata da misticismi settari, possono ritrovarsi le basi per valori universali, validi e necessari per umanità contemporanea.

Esprimere i concetti sempre vivi della Tradizione Perenne con un linguaggio libero da settarismi, basato su termini anche di derivazione della scienza attuale, definire il valore profondo della Scienza dell’Uomo per l’individuo dell’epoca presente e ripercorrere le tappe del sentiero delineato dalle Tradizioni Iniziatiche, offrendo spunti pratici e un quadro il più possibile esaustivo del percorso evolutivo umano verso la conoscenza di se stesso e l’armonia col cosmo, deve essere l’impegno e la sfida dei ricercatori di questo tempo.

 

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