Il Neter Kons

Il Neter Kons deriva dall’Egizio Khonsu o Khensu.

Da The Gods of the Egyptians – E.A. Wallis Budge – I Vol. – Ed. Dover – p. 35 e segg.- Trad. FDA:

“Dalle iscrizioni del Tempio di Khensu a Tebe troviamo che esso era ‘il signore di Maat’, come Ptah, e ‘la luna di notte’; come luna nuova è paragonato ad un possente o focoso toro e come luna piena è detto assomigliare ad un toro svirilizzato. Come Khensu-pa-khart egli fa brillare sulla terra la meravigliosa luce della luna crescente, e attraverso la sua intermediazione le donne concepivano, il bestiame diveniva fertile, il germe si sviluppava nell’uovo e tutte le narici e le gole erano colmate di aria fresca. Egli era la seconda grande luce nei cieli, ed era il ‘primo grande [figlio] di Amon, il meraviglioso giovinetto, che si ringiovanì da se stesso a Tebe, sotto forma di Ra, il figlio della Dea Nubit, un bambino al mattino, un vecchio uomo alla sera, un giovinetto all’inizio dell’anno, che giunge come un bambino dopo essere stato infermo e che rinnova le sue nascite  come il Disco’.  Da questo brano appare che Khensu-pa-khart era sia il sole primaverile, sia la luna di primavera, sia anche la luna all’inizio di ogni mese, quindi in effetti, il simbolo della luce rinnovata del sole e della luna, e la sorgente della generazione e della riproduzione. Sotto questi aspetti egli veniva facilmente identificato con molte forme del giovane Dio-Sole, sia Horus che Ra, e con alcuni Neter della riproduzione, come ad esempio Amsu o Min.
[…] Come Khensu Nefer-hetep non solo governava il mese, ma si supponeva anche che possedesse un assoluto potere sugli spiriti malvagi che infestavano terra, aria, acqua e cielo e che potevano divenire ostili all’uomo ed attaccare il suo corpo sotto forma di dolori, malattie e morbi, e che potevano produrre decadimento, pazzia e morte.”

Si tenga presente tutto questo quando, in primavera, nel momento del rinnovamento del Sole e della Natura tutta, viene praticato il Rito di Kons.

FDA