Catechismo della fr+ tm+ di myriam
I.
Che  cosa è la Fratellanza dì Myriam
    
  
Domanda Tu  ti sei professato Fratello Terapeutico magico di Myriam. Sarei contento  se tu potessi darmi delle notizie su questa Fratellanza.
  Risposta Son pronto a darne a chiunque le  più diffuse spiegazioni.
  d. Che cosa  è dunque questa Fratellanza Terapeutico-Magica di Myriam? è una società  massonica? è una confraternita religiosa? è una associazione di  sperimentalisti? è una setta civile o scientifica?
  R. Rispondo  chiaramente: La Fratellanza, cui  io appartengo, non è una società massonica, perché non mira a nessun fine profano  sociale, né promette aiuti ai fratelli iscritti a detrimento dei diritti che  ogni uomo, in nome dell'eguaglianza dei diritti e dei doveri, ha innanzi a Dio  e alla società civile; non è una confraternita religiosa, perché non ha dogmi  cui obbedire per fede; non è un'associazione di sperimentalisti increduli  perché tutti coloro che vi partecipano hanno completa coscienza di ogni loro  atto e delle relative conseguenze; — non è una setta perché non ha niente da  nascondere che possa offendere anche la minima parte della società civile. La Fratellanza di Myriam è  un'associazione di volontà umane votate al bene dell'umanità, un'associazione  scientificamente costituita, affinché l'uomo che ne faccia parte compia la sua  missione di venire in aiuto del proprio simile con tutte  le  sue  energie psichiche, messe in movimento dalla propria volontà, purificata da ogni  egoismo, e animata da tutta la coscienza di produrre il bene altrui senza  ambizione di merito premiabile e senza speranza di alcun compenso.
  d. Dunque  questa vostra Fratellanza è basata sull'utopia filosofica di trovare dei fratelli perfetti, cosa che la scienza sociale e politica ha dimostrato  impossibile, poiché l'uomo che non sia egoista e che produca il bene altrui  senza neanche la speranza di una pubblica onorificenza è un paradosso.
  R. La nostra Fratellanza non cerca per fratelli dei perfetti, diversamente  sarebbe una vera associazione di santi e di eroi, ma cerca ed ascrive a sé  tutti gli uomini di buona volontà, che, quantunque non perfetti, possano essere  considerati come perfettibili. Tutte le religioni, tutte le fedi  politiche, tutte le storie dei popoli di ogni razza annoverano a migliaia i  nomi di questi perfettibili, ora considerati come santi, ora come martiri, ora  come esempi di virtù e di carità. Ciò dimostra che l'uomo, come si riscontra  ordinariamente, può essere migliorato fino ad un ascenso straordinario, in  alcuni campioni tipici, veri luminari delle plebi morali e intellettuali, e che  sono i re della virtù in mezzo alle turpitudini delle passioni egoistiche,  patrimonio esclusivo dei volghi senza luce intellettuale.
    Colui il quale si ascrive alla Fratellanza deve già aver compreso che il Mondo Universo non è estraneo all'uomo e  che l'uomo è un tutto completo con la società umana di cui egli è una cellula  infinitesima. Quindi egli non considera gli uomini come esseri singoli estranei  a lui per una individualità che li separa in eterno, ma come sangue del suo  sangue, carne della sua carne, pensiero del suo pensiero.
    Questa teoria  dell'Unità parrà a prima vista una utopia come quella dell'uomo perfetto, ma  non la è, perché nel fondo dell'uomo più volgare esistono quotidiane ed ininterrotte  prove che egli non è estraneo a coloro che lo circondano, come non è estraneo  neanche alle cose considerate per inanimate che colpiscono i suoi sensi (1) . Gli uomini meno proclivi ad occuparsi del loro prossimo si  commuovono del pianto di un bambino martoriato, del lamento di un sofferente,  delle grida di disperazione di una vedova, delle lacrime di un'orfana. Che  significa tutto ciò se non un senso misterioso di verità, che è nel fondo di  ogni essere pensante, il quale avvisa che il pianto, il lamento, le grida, le  lacrime lo riguardano più da vicino di quanto apparentemente creda? La civiltà  e il progresso dei popoli moderni sono fondati sulla maturità di questi  sentimenti (2).
    Per le quali ragioni tutti coloro che si  sentono uniti alle gioie e ai dolori dei proprii simili, sono esseri  perfettibili fino all'assoluta santità, e diventano soldati anonimi di una  grande società di perfettibili che lavorano per il bene dei meno progrediti.
  d. Da ciò  comprendo che la tua Fratellanza è una società di filantropi puri e  semplici; come ne esistono tante altre di forme differenti in tutto il mondo.
  R. Se ti  piace di chiamarci filantropi, chiamaci come meglio ti aggrada, ma è necessario  non fraintendere e non confonderci con le società profane. La nostra è Fratellanza Terapeutico-Magica di Myriam, o,  più seccamente, Fratellanza  di Myriam.
  d. Che cosa  è questo nome di Myriam?Ebraizzate il nome della Maria dei  cristiani cattolici, o esumate dalle ombre dei secoli la sorella di Aronne e  di Mosè? o è un nome ideale che ponete come insegna di una idealità irrealizzabile  ?
  R. Myriam  è lo stato di purità verginale che fa nascere il Cristos miracoloso nell'uomo, cioè il Verbo divino fatto carne oppure è lo  stato operante per amore fraterno (come nel simbolismo ebreo) che dà possanza  alla verga del potente Mosè, il salvato dalle acque, cioè il principio divino  mentale che regge in noi e dà legge a tutto il mondo dell'anima umana in ogni  singola manifestazione interiore od esteriore (3). Comunque preso, Myriam è la mistica rosa dei Rosa+Croce, l'eterna manifestazione dello  amore che ci attira al centro unitario nel Dio, Centro universale e Legge  immutabile; — è l'antera della rosa di cui tutta l'umanità è un'infinita  distesa di petali olezzanti, disposti in simmetria come corone invaginate l'una  nell'altra intorno al trofeo dell'armonia che tutte le cose universe collega e  dispone;— è una Dea, cioè la parte muliebre del classico tipo ideale del Dio  Androgino (4), creatore e fattore  di tutte le forme e tutte le specie, in un atto di amore generativo, fecondo,  immenso, continuo, irresistibile, onnipotente.
    Perché il volgare intenda questo nome,  senza aver sudato sui vecchi scartafacci della cabala ebrea, filosofia caduta  in disgrazia dei moderni filosofi perché è osso duro alle bocche meglio  indurite ai vetusti parlari delle scuole sapienti antiche, s'immagini Myriam o come il tipo della più benefica divinità, pulcrissima Diana, incantevole  Iside miracolosa, o come il simbolo di uno stato speciale di purificazione  dello spirito umano che è sorgente di tutti i più meravigliosi portenti.
    Questo è ciò che bisogna intendere per Myriam.
  d. Benissimo!  È la parte mistica dell'associazione.
  R. Mistica no, ma scientifica.
  d. Il tuo  linguaggio è improprio. Qui la scienza che è rappresentata, per tutti  gli uomini istruiti, come una serie di precetti provati e controllati con  metodi costanti e precisi, non ha niente a che vederci.
  R. E la  nostra è una scienza per questo, perché tutti i precetti dei nostri  Maestri, sono controllabili con metodi costanti e precisi da tutti gli uomini  di buona volontà e di retto intendimento che vogliono e persistono nel volerne  la prova. Questa che non è una scienza delle forze palesi della fisica e  della meccanica comune, è scienza delle forze occulte della psiche o  anima umana, e si chiama scienza occulta non perché sia settaria e tenebrosa,  ma per la specie delle proprietà non palesi, non ancora delucidate, dell'anima  umana.
  d. È  condizione indispensabile di credere per fede a questa anima umana tanto  discussa dalla scienza moderna! e quindi la vostra pretesa scienza occulta cessa  di essere tale, perché non è fondata su di un assioma, ma su di un atto di  fede, sul vecchio preconcetto di un'anima che sia parte distinta del   corpo umano.
  R. L'anima  per te è un preconcetto dogmatico, quasi che per te sia prepotente il dubbio  che il ragionamento inquisitorio che mi vieni snocciolando possa essere un  insieme ben misto della digestione che in questo momento il tuo stomaco  elabora! — Ma diciamo le cose più alla moderna: mentre il sangue circola nelle  tue arterie e vene, e mentre gli acidi dello stomaco attaccano inesorabilmente  la sanguinante bistecca ingoiata, tu non pensi, non ragioni, non discuti, non  idei, non senti in te simpatie o avversioni? Questo essere che in te pensa,  immagina, ragiona e discute, è il tuo pensiero, cioè il tuo io  pensante, cioè l'anima tua. Se chiamiamo dubbia e preconcetta  l'anima, debbo negare che tu pensi e ragioni. Hai il coraggio di  sottoscrivere la sentenza di morte della tua ragione? Se si, l'anima è un  preconcetto stupido.
    Nonpertanto per noi, coi nostri metodi,  con la nostra investigazione, noi scientificamente dimostriamo di essere  composti di una forma corporea e di un pensiero o anima pensante separabili, e  chiunque segua i nostri metodi con pertinacia e con prudenza arriva alla  dimostrazione della verità. Se il tuo maestro ti ha detto che l'aria è un  composto di ossigeno e di idrogeno; io posso sorridere a questa affermazione e  crederla un dogma di fede per te; — ma tu per convincermi non puoi rispondermi  che così: Prova, esperimenta col metodo della nostra chimica e saprai se il  dogma è una verità. Le stesse parole io rispondo a te quando mi domandi  dell'anima umana.
  d. Solamente  se per anima intendete il pensiero amano, non troverete nessun  uomo che rinneghi il proprio pensiero. Ciò che non comprendo è in qual modo  questo pensiero umano possa diventare o essere per sé una forza.
  R. Tutti i  filosofi, specialmente coloro che si occupano di politica e di arte, hanno  dimostrato quanto sia onnipotente il pensiero umano nella storia di tutti i  tempi. Ma non basta. Se tu pensi e non manifesti il tuo pensiero in  nessun modo, né con la parola, né con lo scritto, né col suono, né coi colori,  chi di te è più purificato e quindi più sensibile, percepisce il tuo movimento  mentale, ti legge o ti intuisce nel pensiero. Se questo è vero, come ogni  giorno è dimostrato nella vita comune, significa che il tuo pensiero è  percepito come un movimento attivo o una vibrazione; ma la scienza  sperimentale dimostra a tutti i suoi discepoli che ogni movimento è forza,  quindi il tuo pensiero è una forza. Quali siano poi le leggi che  regolano le manifestazioni del pensiero come estrinsecazioni di attività e di  forza, è pertinenza della Scienza occulta.
  d. Noi non  possiamo negarvi quanto tu dici, ma con ciò non provate che il pensiero o anima o psiche sia cosa che continui senza il corpo fisico. Il  vapore è una forza sempre che la caldaia bolle; se spegnesi il fuoco, la forza  cessa di essere prodotta. Finché l'uomo mangia e beve secondo il suo bisogno,  il pensiero potrebbe anche essere una forza ponderabile, ma se cessa di alimentarsi,  muore, così pensiero o anima che sia riducesi tutto a men che polvere.
  R. Nello  stesso modo potresti dimostrarmi che il vapore acqueo ritornando allo stato  liquido, perde la proprietà di ridiventare vapore una seconda e terza volta?  Se il vapore ritorna acqua, e l'acqua di nuovo vapore, il tuo pensiero che è  una forza ritorna allo stato di idea, di pensiero e di forza. Perciò io ti ho  premesso che noi siamo Unitari, pensiero  e materia è Uno, perché Una è la Legge che il volgo chiama Dio  e che gli occultisti chiamano il Supremo Androgino. Se la materia è eterna,  eterno è il pensiero, se l'una segue una legge immutabile di ricostituzione e  di disfacimento, l'altro non cessa di vivere come immagine morta o pensiero  vivo; e se la prima è materia decomposta che si ricompone in una forma, il  secondo è il germe di tutte le forme che dà vita alla ricomposizione degli  organismi o forme determinate. Per noi quindi il pensiero che è forza o anima è sopravvivente alle forme corporee (5).
  d. Eccoci in  pieno spiritismo. Dunque la vostra Fratellanza si occupa di spiritismo?
  R. Della  parola spiritismo si è fatto un grande abuso. Ordinariamente lo spiritismo è inteso come un cumulo di pratiche per entrare in rapporto con lo spirito  o anima dei defunti — poiché comunemente si crede che l'uomo morto conservi  persistentemente l'individualità pensante dopo la morte del corpo fisico,  cosa che la scienza dei nostri Maestri dice che non è sempre vera. Più tardi  alcuni uomini preclari per il loro studio hanno voluto investigare con metodi  scientifici lo spiritismo che essi hanno chiamato sperimentale e  si sono imbattuti nell'inizio di alcune scoperte nuove ed inaudite di proprietà  occulte dell'organismo umano di medii speciali (6). Altri posteriormente hanno riunito lo sperimentalismo di questi  ultimi con i dogmi dei primi e s'è venuto manifestando lo spiritismo  moderno. Ma la nostra non è una Fratellanza  Spiritica, ma Fratellanza Magica.
    La Magia è la scienza dell'anima umana, nei vivi e nei morti.  È   la  conoscenza  scientifica  di  tutte le leggi sussidiarie  della Legge Unica, tanto nel mondo delle forze conosciute o note, quanto nel  campo delle forze ignorate od occulte.
    La Magia è la scienza assoluta delle cose nella loro essenza  fondamentale, quindi il suo campo di realizzazione è immenso. Particolarmente,  nel caso della nostra Fratellanza, la sua realizzazione è  terapeutico-magica: è la terapeutica per mezzo delle forze occulte di cui  disponiamo tanto nel visibile quanto nell'invisibile (7).
  d. Spiegami  che cosa volete dire per terapeutica magica.
  R. Ed è  necessario, diversamente è evidente il pericolo di essere malinteso. La parola  greca therapeuo ha due signicati affini, io servo ed io curo. Da ciò il senso diverso come questa parola venne usata. Si chiamarono terapeuti gli esseni ebrei che menavano vita austera di contemplazione e più tardi i  Cristiani che vivevano nelle solitudini dell'Egitto, che rinunziando ai beni  terrestri non aspettavano che la vita celeste, propiziandosela con preghiere e  digiuni. Più tardi la terapeutica divenne la parte della medicina che si  occupa dei mezzi di guarire le infermità o addolcire i dolori. Noi adoperiamo  la parola nell'un senso e nell'altro poiché il Fratello terapeuta di Myriam è  uomo che si accinge volontariamente alla conquista delle sue virtù superumane  o divine, per mezzo di una vita rettissima e pura; e contemporaneamente pone  la conquista delle sue forze al servizio dei dolori che affliggono il suo prossimo  meno progredito spiritualmente. Da questo punto di vista, il Fratello  terapeuta si serve della scienza delle cause delle cose, che noi abbiamo  detto chiamarsi magia, da cui il nome della fratellanza di Terapeutico-magica.
  d. Allo  sguardo del profano allora può considerarsi codesta associazione come avente il  fine di mettere in pratica un nuovo sistema di Medicina; come esiste la  allopatia e la omeopatia, il sistema di Kune e di Kneipp, la sieroterapia, la  elettromiopatia e tanti altri caduti in disuso, mirate a mettere di moda un  sistema novello.
  R. Niente di tutto questo. La novità è  radicale e comprende tutti  i  sistemi di  cura   passati  e futuri senza eccezione, e dopo quanto ti ho esplicato innanzi,  è facile intendermi. L'uomo volgare considera tutti i disordini fisici, le  infermità dell'organismo umano, come produzione di cause fisiche esteriori o  originarie dell'organismo stesso, e quindi cerca da secoli incessantemente  affaticandosi il rimedio fisico che ristabilisce in un corpo ammalato la sanità  temporaneamente perduta. La storia della medicina è là per dimostrare che i  lunghi secoli di ricerca sono stati in gran parte infruttiferi, e che gli  stessi medici più studiosi, quando la natura stessa dell'organismo ammalato non  li rendono fortunati, si sentono in dovere di confessare che la terapeutica  medicamentale è cosa tanto imperfetta da farli rinnegare la scienza che  professano. Ciò procede da un errore fondamentale nell'indirizzo degli studii  sul corpo umano. Infatti l'uomo si studia nelle università moderne solamente  sotto le sue apparenze fisiche. L'anatomia del corpo umano prima e poi l'esame  chimico dei suoi succhi e poi l'osservazione microscopica di ogni sua cellula  ha fatto progressi rapidissimi; di pari passo sono progrediti gli studii sulle  funzionalità degli organi singoli, le osservazioni sul percorso e la sintomatologia  delle infermità che affettano l'organismo umano, ma il buio più misterioso si  condensa sulla domanda: che cosa è la vita? Qual è la genesi della  meccanica visibile delle funzioni corporee? Quale la causa di ogni infermità  che si riscontra nel fisico dell'uomo? Se la scienza investigasse il problema  enunciato e ne scoprisse il segreto, l'enigma terapeutico sarebbe risolto. Il  peccato scientifico è di considerare il corpo fisico dell'uomo esclusivamente  come un apparecchio meccanico nell'officina di un produttore di macchine.
    Viceversa l'uomo è uno strumento di  funzionalità complesse, le une meccaniche, ed altre intelligenti, e a  completare l'anatomia dell'uomo non è sufficiente l'esame del suo corpo e  degli organi corrispondenti a tutte le sue funzioni, ma l'anatomia di una  seconda parte più alta che è il centro produttore di vita organica, la mente, l'intelligenza,  lo spirito pensante insomma che è il solo produttore delle forme umanizzate,  che è la causa di tutte le alterazioni apparenti del corpo visibile.
    Poiché il mistero umano, patrimonio di  tutte le sapienti investigazioni dei sacerdoti del vero, ci è stato tramandato  sotto la forma trinitaria. Così il mondo Universo, così  l'uomo vivo   e pensante.
    L'uomo, dice  la tradizione, è un angelo decaduto. I mistici intendono a loro modo il  simbolismo, ma la spiegazione più propria è questa: che Vangelo è la  mentalità libera che decade, imprigionandosi in un corpo fisico e  creando nel suo cammino un'anima, cioè un legame di unione tra sé,  pensiero o mentalità, e il suo corpo o involucro materiale. Il triangolo che la  chiesa cattolica ha comune con la Massoneria simbolica è la rivelazione dell'arcano  umano il quale a sua volta è l'arcano del mondo (8).
    Ora l'anatomia degli altri due fattori  dell'uomo non si fa sul marmo nudo e freddo di un teatro anatomico, ma coi  mezzi e le proprietà investigatrici di cui il nostro spirito e la nostra mente  sono forniti.
  d. Dimmi  allora chiaramente, tutti voi cercate di provocare il miracolo come nei  templi di tutte le religioni?
  R. La  scienza positiva non riconosce il miracolo, il quale non esiste che pel  solo volgo ignorante, perché il miracolo è inteso come violazione della legge  unica che regge tutti i fenomeni della vita universale. Ma in questo senso il miracolo è un assurdo anche per noi, perché la legge unica è immutabile ed inviolabile.  Nonpertanto ogni giorno avvengono e si controllano dei veri miracoli nella  guarigione delle infermità fisiche, dunque bisogna conchiudere non che la Legge  Unica inviolabile sia violata, ma che la Legge Unica non è nota in tutte le  sue parti.
    Negli ultimi anni due fattori potenti  sono entrati nella terapeutica comune che accennano al nuovo indirizzo che la  Medicina volgare può attingere in poco tempo, il magnetismo e l'ipnotismo. Basta aver notizie di queste due pratiche per convincersi che la medicina  tende alla conquista anatomica dell'anima umana, poiché l'uno e l'altro toccano  i primi e più bassi strati dell'anima umana, cioè i primi gradi di  quest'anatomia occulta dell'anima e della mentalità che ora sembrano utopie  filosofiche.
    Ora noi ci occupiamo appunto di questa  terapeutica complessa, che studia nell'ammalato prima del corpo fisico le  proprietà della sua anima pensante, e poi magicamente, cioè con perfetta  cognizione delle cause, noi curiamo o mitighiamo i suoi dolori.
  d. Ed in  qual modo curate? servendovi di medicamenti o delle sole forze del vostro  spirito pensante?
  R. Ho detto  già che la nostra terapeutica abbraccia tutte le scuole terapiche note ed  ignorate, quindi il terapeuta ha a sua disposizione tutto ciò che la  natura o l'arte gli fornisce, ma sopratutto un farmaco onnipotente, l'Ermes,da cui prende nome la Medicina Ermetica.
  d. Un nuovo  specifico? o una ricetta segreta?
  R. Una  ricetta segretissima che non troverai mai scritta in nessun libro, perché ogni  uomo che legge nella natura delle cose, perfezionandosi, spogliandosi di ciò che  in lui rappresenta la preoccupazione dell'organismo, intuisce e penetra una  luce misteriosa, bellissima, che gli ridona la integrità dello spirito e della  intelligenza del sottile e dell'inafferrabile, facendolo rivivere nel regno  che ha perduto, ridiventando angelo dominante la necessità costrittiva delle  cose. Nessuna penna, nessun maestro può darti ciò che da te stesso devi  riacquistare ascendendo la mistica scala di  oro che unisce l'uomo ai  cieli dell'intelligenza e delle cause.
    L'eresia  manichea, tanto perseguitata dalla chiesa cattolica, aveva il suo fondamento  nel conflitto delle due forze contrarie parteggiantisi il mondo, il Bene e il  Male, quindi l'ipotesi di due Dii sommi in conflitto perpetuo, creatori l'uno  del Bene e l'altro del Male. Ma innanzi alla scienza dell'anima umana, che si  connette alla verità assoluta della Magia, Bene e Male sono i due poli  dell'identica creazione positivamente intesa. L'uomo era intelligenza libera;  la sua involuzione nella materia, creandosi un corpo di cui rimane prigione,  gli imprimono il marchio della decadenza. Era un Angelo alato, dice la  leggenda orientale, e si tarpò le ali; era veggente e si accecò. Il male  è la costrizione del suo involucro, è la necessità dalla vita animale e  vegetativa insieme del suo corpo fisico. Perciò tutte le simboliche dipinture  religiose chiamano cieco, insaziabile, vorace quel Satana che simbolizza la  necessità della vita dei sensi e che è il sovrano delle tenebre, poiché ove la  necessità, che è il male, impera non vi è luce. A misura che l'uomo redime se  stesso, cioè affranca dalla schiavitù del corpo il suo spirito mentale,  l'Angelo antico, l'Ermes, il Mercurio alato messaggero  degli Dei, lo Spirito Santo a forma di  Colomba, riappare, ed egli monta e ridiscende dai cieli occulti  nella realtà della vita palese, e parla la parola della verità (9). Questo è l'Ermes, questa è la luce che ritrae le immagini  delle verità occulte, questo è il Trismegisto che ebbe sapienza  infinita, questo è il Nebo che insegnò agli uomini la scrittura e la  parola.
    Ora la Medicina Ermetica è la pratica  di questa terapia di luce che muta il sistema empirico dell'osservazione  positiva dei fenomeni nello studio delle cause che generano i fenomeni stessi.
    Nell'assoluto  tutte le cose hanno la virtù della loro natura specifica. Tutte le erbe hanno  virtù e proprietà di vegetali, tutti i minerali virtù e proprietà di minerali;  e ciascuna erba, e ciascun minerale, la individua virtù specifica. Il  medicamento che si somministra all'infermo è dato dal medico con l'intenzione  di un controveleno chimico all'azione dei fermenti velenosi che il microscopio  o la chimica iatrea scopre nell'organismo infermo. Ma al di là di tutte le  proprietà e virtù relative alle specie diverse dei corpi che la Natura ci  appresta, v'è una parola che diventa sostanza, è la parola dello Spirito o Intelligenza umana libera, che muta tutte le virtù delle cose nell'unica  virtù di produrre il fenomeno voluto — è la legge della parola del Cristo che  tutti i giorni il prete celebrante pronunzia ai fedeli: Verbum caro factam  est; cioè la parola si è trasmutata in fatto. Allora non esiste più la sola  virtù chimica del medicamento nella cura dell'infermo, ma la Virtù  trasmutatoria che lo spirito divino residente nell'uomo, nella sua  perfezione, appiccica a tutte le cose (10).
    I santi non guarirono i loro infermi  con delle ricette debitamente approvate dal Consiglio Sanitario del Regno, né  nei tipici miracoli della leggenda evangelica il Cristo fa un esame clinico  dell'infermo e analizza il suo espettorato al microscopio, ma prega e guarisce.  Prega perché l'Ermesdivino arrivi e dia virtù trasmutatoria alla sua parola ed egli, l'uomo  perfetto, dice: guarisci e la carne guarisce. Egli ha parlato all'anima  della carne inferma e le ha dato la forza virtuosa di risanare.
    I taumaturghi, i profeti, i rosacroce,  non trasportavano seco un milione di barattoli delle farmacie; l'olio, l'acqua,  l'aceto, il sale, il miele, roba da cuoco più che da farmacista, nelle loro  mani acquistavano la virtù di purganti, di dissolventi, di purificanti, di  sudoriferi, e di controveleni.
    Chi arriva alla conquista, per ascenso  individuale, dellErmes è un Medico Ermetico. La Fratellanza  Terapeutico-Magica di Myriam, non promette ai suoi ascritti che  vogliono praticare il Bene, che la realizzazione più splendida della Magia, la  più umana, la più facile opera della Grande Opera magica, di conquistare il  potere di attirare a se l'Ermes divino e in nome della Scienza e della  Luce, mitigare il dolore dei sofferenti.
  d. Impresa  eroica! e vi pare che al secolo ventesimo possiate riuscire?
  R. Il  ventesimo come il centesimo secolo è una maniera convenzionale per contare dei  periodi degli errori umani. Ma l'uomo è lo stesso, sempre la stessa pianta che  può fruttificare il bene o il male, secondo la coltivazione che gli si  appropria. La croce essenica comprende quattro parole capaci di tutte le  novità più inaudite:
Purità  - Sacrificio - Amore - Scienza
Senza la Purità non è  possibile il sacrificio pel tuo simile, e senza di questo è impossibile  l'amore. L'Amore è purità e sacrificio insieme, che  penetra la porta occulta dei Cieli invisibili e ne conquista la Scienza. Ho  premesso che non siamo dei mistici, quindi tutto in noi è positivamente  studiato; ora la fede non esiste per noi che dopo la conquista   scientifica del mondo delle cause.
    Al ventesimo secolo noi diciamo  all'uomo: non credere per fede, ma aspettati tutto dalla scienza dello spirito  umano.
II.
Il Tetragrammaton
Le quattro forme intelligenti elementari
d. Ora che mi hai spiegate le oscure parole di Fratellanza di Myriam, di Medicina ermetica, di terapeutica magica, dimmi più particolarmente che cosa tu chiami Dio, o meglio in che modo concepisci la potenza creatrice centrale che la chiesa chiama Dio e la Massoneria appella il Grande Architetto dell'Universo.
R. Da quanto  ho detto nel precedente dialogo già avrai compreso che il nostro non è un Dio  personificato che noi mettiamo al posto supremo di tutti gli esseri  intelligenti esistenti. Per noi, come per i Buddisti, come per i cabalisti, gli  ebrei e gli esseni, non esiste che l'Universo con una Legge inesorabile, con un  Ordine, a cui nessuna cosa può sottrarsi. Se questa Legge intelligente e  inesorabile tu vuoi impersonarla in una figura di uomo, io ti pregherò di non  crearti per Dio Supremo un Idolo. L'universo è troppo immenso per  essere abbracciato in una parola o in una figura umana. Quando gli antichi  patriarchi della favola biblica parlavano della inesorabile giustizia del  Geova, che rasentava la crudeltà e mai il capriccio, volevano appunto  riferirsi a questa Legge Universale, rettrice e creatrice di tutto ciò che è,  la cui anima è l'Essere, cioè l'Ente, cioè sostanza prima ed immutabile, e  forma seconda e variabile.
  Questa Legge  immutabile, che è anche intesa sotto la apparenza di prima sostanza  intelligente universale, che scaturisce da tutte le forme delle cose visibili  ed invisibili, è la più chiara concezione scientifica del Dio, la cui  etimologia il Vico fece venire dal Zeus greco, che è lo scrosciare della  saetta del mitico Giove. Iddio è quindi la forza intelligente infinita ed  indefinibile che anima, commuove e trasmuta tutte le forme nell'Universo  visibile ed invisibile. Il nome vetusto di Éa, da cui posteriormente l'Ieve ebreo, voleva dire principio e fine, e gli antichi sacerdoti delle  classiche religioni iniziatiche non si servirono mai di forme definite per  rappresentare il primo principio o la prima sostanza intelligente; invece  abbondarono sempre nelle forme plastiche, quando vollero definire i momenti  diversi dell'atto creativo — o meglio della Incarnazione del Dio  Universale, come si esprimono gli orientali.
  Nella scienza positivamente intesa,  tutti rifuggono, credendo di poter essere ingannati, dalla credenza di un Dio,  e se ne evita perfino la parola. Parrebbe cosa stranissima che un uomo, il  quale ha coltivato le scienze positive sperimentali, si inchini a un Dio che  tutti i volgari ignoranti adorano, e la massima concessione che uno zoologo, un  fisiologo, un botanico, può farci è di ammettere la Natura come unica e  sola divinità da poter essere discussa e studiata. Or bene tutti i simboli e i  geroglifici degli antichi sapienti non ci dicono che questo: Éa ha due  facce: una visibile che rappresenta la sua manifestazione nel mondo dei sensi  fisici, cioè la Natura dei moderni  filosofi materialisti; e l'altra invisibile che rappresenta lo spirito della  Natura, cioè l'Intelligenza che è la  legge di ogni manifestazione della natura.
  L'uomo guarda intorno a sé tutto ciò  che colpisce i suoi sensi, e dice: l'albero fiorisce, l'acqua è trasparente, il  minerale è duro e grave, il sole splende etc. Tutto ciò è la Natura. Ma se l'albero fiorisce, se l'acqua è  trasparente, se il minerale è duro e il sole splende, deve esistere invisibile  ai miei occhi una Forza, un'Intelligenza, un'Anima immensa che fa fiorire  l'albero, trasparire l'acqua, indurire il minerale e splendere il sole. Ora il  Sacerdote iniziato, che rappresenta tutto l'universo in una sintesi divina,  dice così:
  L'intelligenza che regola tutte  le manifestazioni che colpiscono i nostri sensi è il Dio Invisibile  dell'Universo, le cui manifestazioni stesse non sono che prove positive della  sua esistenza; questa intelligenza universale (Dio Invisibile) per la  costanza ragionevole delle sue manifestazioni è La Legge Regolatrice della Natura  universale. La Massoneria ha chiamato il Dio Invisibile Supremo Artefice o Grande  Architetto dell'Universo, che è l'identica concezione, seguendo un simbolismo  di costruttori di templi. Infatti tu se ti imbatti in un'opera grandiosamente  artistica, come la Chiesa di S. Pietro a Roma, ammirerai le mura, l'originalità  delle costruzioni, !e statue, gli ornamenti, e non potrai negare che quella  Chiesa è cosa vera. Ma esaminando tutte le parti dell'opera, o compendiandola  tutta in uno sguardo sintetico, tu sarai costretto a confessare che un  Architetto l'ha costruita.
    Ora ciò che è l'architetto di fronte  all'opera realizzata, è Dio rispetto alla Natura visibile. Il primo è una mente  umana che crea opera o forma umana, il secondo è una mente universale che  compie ogni giorno opera universale. 
    Un artefice è il primo, un immenso  artefice il secondo.
    Il nome che determina la vera potestà  di Dio non esiste nel linguaggio umano, perché dei milioni di nomi dati a  questa Intelligenza Prima, nessuno è universale, e tutti corrispondono a  concezioni particolari, cioè ciascun uomo concepisce il Dio Universale secondo  lo sviluppo suo intellettuale. Il selvaggio, che rappresenta la minima  intellettualità umana lo idealizza in una statuetta di creta e l'uomo civile,  cioè la massima intellettualità umana, lo intuisce come un Primo Principio  astratto e nella stessa Bibbia è chiamato ora Onnipotente, ora Creatore, ora Immensità, Saggezza,  Verità Luce, Provvidenza, Santità, Giustizia, Dio, Misericordia.
  
Giuliano Kremmerz
1 Nelle scienze unitarie, nessuna cosa si considera senza anima o spirito; e le cose che di  fronte agli animali e all'uomo intelligente ci appaiono come senza anima, hanno  invece un'anima o spirito intelligente proporzionato  all'evoluzione del loro stato. Un minerale ha l'anima di un minerale, così un  vegetale. L'uomo evoluto rappresenta la massima intensività dell'anima o spirito  come manifestazione d'intelligenza creatrice — così egli comanda alle anime  delle cose e le asserve.
    2  Tutto ciò che l'uomo profondamente sente senza spiegarselo appartiene all'occulto essere che è in noi,  cioè all'uomo antico, il quale agisce impulsivamente secondo  l'esperienza acquistata nella lunga serie delle sue reincarnazioni. Le  sensazioni fisiche si spiegano coi sensi comuni a tutti gli uomini, ma i  sentimenti che sono percezioni dell'anima non possono il più delle volte  spiegarsi senza la singola storia di un'anima umana, la quale conserva in sé  memorie precedenti le quali non si manifestano che sotto forma di istinti. L'amore,  la carità, la simpatia, l'antipatia per cose o persone, le repulsioni e  attrazioni fatali, non sono che verità storiche dell'esperienza dell'anima  umana.
      3  I libri sacri, come i Veda e la Bibbia, e le  religioni classiche presentano tutta la storia dell'anima e dello spirito  dell'uomo sotto plastiche manifestazioni oggettive, diversamente  i volghi  non   comprenderebbero.  Cito  alcuni esempi comuni. Minerva che  esce armata dal cervello di Giove non è una creazione artistica del pensiero  sapiente che esce dal cervello di un uomo evoluto al grado di assidersi re  dell'Olimpo, cioè degli alti strati sociali? Il Cristo, figliuolo di Maria, è lo  spirito miracoloso detto divino che risiede in noi ma che non si  manifesta se la Maria, cioè l'anima umana perfetta, vergine e monda  dalle sozzure, non lo concepisce. Il libro della Genesi è fatto tutto con  questo linguaggio oscuro dell'antico sacerdozio; e i preti cattolici e protestanti,  nonché i commentatori di  Darwin che criticano la Bibbia senza saperla  leggere, fanno pietà. La stessa Rosacroce (società secreta antica), è un  simbolo dell'anima.
      4  Il dìo androgino o semplicemente l'Androgino è il dio maschio e femmina in una sola persona; questo simbolo dei  cabalisti vuol indicare il centro creatore dell'universo che è  contemporaneamente madre e padre delle cose create — così Creatore per sé,  senza l'aiuto di nessuna collaborazione differente dal suo sé.
      5  L'unità della Natura,  considerata nella sintesi sua, porta alla conseguenza di definirla l'essere,  senza la sciocca divisione di materia e spirito. Di entrambe queste due parti  convenzionali del creato, la sostanza è una. Manca la parola per  indicare il germe attivo e fecondo dello Spirito e della Materia insieme e che  i cabalisti esprimono con la lettera ebraica iod, principio e fine di  tutte le cose.
      6  La parola medium significherebbe  l'uomo che è intermediario tra i morti e i vivi. Nello sperimentalismo i medii si chiamano più propriamente soggetti.
      7   Leggere per formarsi un concetto  scientifico della Magia, il Mondo Secreto 1897, 1898, 1899.
      8   Questo sarà  spiegato più particolarmente nel seguito di queste istruzioni.
      9  Una scuola gnostica chiamava Iddio Libertà, il  cui contrario, la schiavitù del corpo, è la necessità della vita terrena, cioè  Satana.
10  Questo dimostra il perché un  medico che ha fede nel suo farmaco, dà al farmaco delle proprietà guaritive che  il farmaco non ha per sé. Obbiettivamente è lo stesso della fede che gli  ammalati hanno di certi medici. Charcot ha scritto sulla fede che guarisce.